Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/326

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1 Già me trovai di maggio una matina
     Intro un bel prato adorno de fiore,
     Sopra ad un colle, a lato alla marina
     Che tutta tremolava de splendore;
     E tra le rose de una verde spina
     Una donzella cantava de amore,
     Movendo sì soave la sua bocca
     Che tal dolcezza ancor nel cor mi tocca.

2 Toccami il core e fammi sovenire
     Dal gran piacer che io presi ad ascoltare;
     E se io sapessi così farme odire
     Come ella seppe al suo dolce cantare,
     Io stesso mi verrebbi a proferire,
     Ove tal volta me faccio pregare;
     Chè, cognoscendo quel ch’io vaglio e quanto,
     Mal volentieri alcuna fiata io canto.

2. MI. adomo di fiori; Mr. ad. dt fiore; P. ad. di bei/. — 7. MI., Mr. e P, Moave.