Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/327

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[St. 3-6] libro ii. canto xix 317

3 Ma tutto quel che io vaglio, o poco o assai,
     Come vedeti, è nel vostro comando,
     E con più voglia e più piacer che mai
     La bella istoria vi verrò contando;
     Ove, se me ramenta, vi lasciai
     Nel ragionar di Brandimarte, quando
     Con Fiordelisa, di bellezza fonte,
     Tornava adietro a ritrovare il conte.

4 Tornando adietro il franco cavalliero
     Con Fiordelisa, a mezo la giornata
     Trovarno un varletino in su un destriero,
     Che avea dietro una dama iscapigliata.
     Lui via ne andava sì presto e legiero,
     Che mai saetta de arco fu mandata
     Con tanta fretta, o da ballestra il strale,
     Qual non restasse a lui dietro a le spale.

5 La dama, che era a piedi, pur seguia,
     A benchè fosse a lui molto lontana.
     Il cavalliero incontra gli venìa
     Con Fiordelisa per la terra piana;
     E l’altra dama, che questa vedia,
     Cridando incominciò: - Falsa puttana!
     Non ti varrà costui ch’è la tua scorta,
     Chè in ogni modo a sto ponto sei morta. -

6 Lasciò la briglia, battendo ogni mano,
     E ben se tenne morta Fiordelisa,
     Perchè cognobbe presto aperto e piano
     Che quella dispietata era Marfisa,
     La qual seguito avea Brunello invano
     (Il tutto vi ho contato, ed a qual guisa);
     Avendo quel giottone assai seguito,
     Trovò la dama e il cavalliero ardito.

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