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344 orlando innamorato [St. 47-50]

47 Ma, parendo già tempo de partire,
     Però che era passato alquanto il caldo,
     Volendo aponto della selva uscire,
     Viddero un cavalliero ardito e baldo.
     Or tutto il fatto me vi convien dire:
     Quel cavalliero armato era Ranaldo,
     Qual, come io dissi, dietro a Rodamonte
     Era venuto presso a questa fonte.

48 Ma non vi gionse, perchè il fiume in prima
     Che raccende lo amore, avea trovato.
     Ora io non vi saprei contare in rima
     Come se tenne alora aventurato,
     Quando vidde la dama, perchè estima
     Sì come egli ama lei, de essere amato.
     Visto ha per prova ed inteso per fama
     Ciò che per esso ha già fatto la dama.

49 Non cognosceva il conte, che era armato
     Con quella insegna dal monte di foco;
     Chè sì palese non se avria mostrato,
     Serbando il suo parlare in altro loco.
     Perchè, essendo ad Angelica accostato,
     Cortesemente e sorridendo un poco
     Disse: - Madama, io non posso soffrire
     Che io non vi parli, s’io non vo’ morire,

50 Abench’io sappia a qual modo e partito
     Mi sia portato e con tal villania,
     Ch’io non meritarei de essere odito.
     Ma so che seti sì benigna e pia,
     Che, a benchè estremamente aggia fallito,
     Perdonarete a quel che per folìa
     Contro de lo amor vostro adoperai,
     Del che contento non credo esser mai.

11. P. cantare. — 24. MI. e P. omm, io dopo che.

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