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398 | orlando innamorato | [St. 71-74] |
71 Quando ciò vidde il re Marsilïone,
Ambe le man se batte in su la fronte,
E forte biastemando il suo Macone
Facea le ficche al celo a pugne gionte;
Poi comanda a ciascun che sia in arcione.
Feraguto fu il primo e Rodamonte,
Re Malzarise apresso e Folvirante;
Questo non è spagnol, ma di Levante,
72 Benchè al presente sia re di Navara,
Chè il re Marsilio a lui l’avea donata;
Ma questo giorno li costarà cara.
Or viene a furia giù la gran brigata,
Che a riguardar parìa mille migliara.
Non dico che sian tanti tutta fiata;
Ma chi all’incontro e suoi nemici vede,
Più del dovere assai gli estima e crede.
73 Come io ve dico, giù callano al piano:
Par che profondi il mondo da quel lato;
Tutti meschiati e senza ordine vano,
Sì come vôl Marsilio disperato.
Bavarte era davanti e Languirano
(Ciascuno era de un regno incoronato),
E Doriconte apresso e Baliverno
E il vecchio Urgin, che è schiavo de l’inferno.
74 Par che la terra e il mare e il cel ruine;
Ciascun di essere il primo a denti freme.
Ma quelle dame misere e tapine
Li guardan drieto, e chi piange e chi geme;
E tutte le donzelle e le regine
Battean le palme lacrimando insieme,
Dicendo ai cavallier: - Per nostro amore
Oggi mostràti se aveti valore!
12. Mr. e P. mena. — 24. MI. cht è savio. — 30. P. Battendogi le man ^ian^ono. — 3lv*tl( <?*» cavallier ; J(r. ahi cavallier de i^ostro ; P. ahi cavaUer,