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468 orlando innamorato [St. 15-18]

15 Il re Agramante sì come era armato
     Ver là se tira e lascia il gran troncone;
     E Brandimarte a lui se pose a lato,
     Per aiutarlo in ogni questïone.
     Via vien fuggendo il popol sterminato;
     Ed Agramante prese un ragazone,
     Qual sopra ad un ronzone era a bisdosso
     E senza briglia corre al più non posso.

16 - Ove ne andati? - diceva Agamante
     - Ove ne andati, pezzi de bricconi? -
     E quel rispose con voce tonante:
     - Per beverare andavamo e ronzoni
     Dietro a quel fiume che è quivi davante,
     E là fummo assaliti da leoni,
     Qual posti ce hanno in tal disaventura,
     Che bene è paccio chi non ha paura.

17 Da trenta insieme sono, al mio parere,
     Che ce assalirno con tanta tempesta,
     Che de scampare apena ebbi il potere,
     Ben che io gli vidi uscir de la foresta.
     Che sia de gli altri, non potea vedere,
     Perchè giamai non ho volta la testa
     A remirar quel che de lor se sia;
     Or fa al mio senno, e tuotti anco te via. -

18 Il re sorrise e a Brandimarte volto
     Gli disse: - Certo alquanto ho di dispetto
     Che il piacer della giostra ce sia tolto,
     Benchè alla caccia avrem molto diletto. -
     E Brandimarte, il qual non era stolto,
     Rispose: - Il tuo comando sempre aspetto;
     Sì che adoprame pure in giostra o in caccia,
     Ch’io son disposto a far quel che ti piaccia. -

  • S. P. a più. — 21. T., MI. Mr. tonante. — 21. P. tu.