Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/533

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[St. 39-42] libro ii. canto xxxi 523

39 Chè tutti quattro insieme nel sabbione
     Se ritrovarno a dar de’ calci al vento.
     Rugier tutti gli abatte, el fier garzone,
     E sempre cresce in forza ed ardimento;
     Poi riscontrò Gualtier da Monlïone,
     E fuor di sella il caccia con tormento.
     Non fu veduto mai cotanta lena:
     Quanti ne trova, al par tutti li mena.

40 Già gli altri saracin, che prima ascosi
     Per la tema de Orlando eran fuggiti,
     Or più che mai ritornano animosi,
     E sopra al campo se mostrano arditi.
     Rugier fa colpi sì meravigliosi,
     Che quasi sono e nostri sbigotiti,
     Nè posson contrastare a tanta possa;
     La gente a le sue spalle ognior se ingrossa.

41 Però che ’l re Agramante e Martasino
     Dopo Rugiero entrarno al gran zambello,
     Mordante e Barigano e ’l re Sobrino,
     Atalante il mal vecchio e Dardinello,
     Mulabuferso, il franco saracino;
     E dietro a tutti stava il re Brunello,
     Benchè conforta ogniom che avanti vada,
     Per governar qualcosa che gli cada.

42 Rugier davanti fa sì larga straza
     Che non bisogna a lor troppa possancia,
     Nè fuor del fodro ancor la spada caza,
     Però che resta integra la sua lancia.
     Ben vi so dir che Carlo oggi tramaza,
     E fia sconfitta la corte di Francia.
     Ma non posso al presente tanto peso:
     Nel terzo libro lo porrò disteso.

11. T. e P. ritornano; MI. ritorwan. — 24. T. accada. — 86. T., MI. • Mr. Hrasa.