Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/534

Da Wikisource.
524 orlando innamorato [St. 43-46]

43 Prima vi vo’ contar quel che avenisse
     Del conte Orlando, il quale avea seguito
     Quel falso incanto, sì come io vi disse,
     Ove sembrava Carlo a mal partito.
     Parea che avanti a lui ciascun fuggisse
     Tremando di paura e sbigotito,
     Sin che fôr gionti al mare in su l’arena,
     Poco lontani alla selva de Ardena.

44 Di verde lauro quivi era un boschetto
     Cinto d’intorno de acqua di fontana,
     Ove disparve il popol maledetto:
     Tutto andò in fumo, come cosa vana.
     Ben se stupitte il conte, vi prometto,
     Per quella meraviglia tanto istrana,
     E sete avendo per la gran calura,
     Entrò nel bosco in sua mala ventura.

45 Come fu dentro, scese Brigliadoro
     Per bere al fonte che davanti appare;
     Poi che legato l’ebbe ad uno alloro,
     Chinosse in su la ripa a l’onde chiare.
     Dentro a quell’acqua vidde un bel lavoro,
     Che tutto intento lo trasse a mirare:
     Là dentro de cristallo era una stanza
     Piena di dame: e chi suona, e chi danza.

46 Le vaghe dame danzavano intorno,
     Cantando insieme con voce amorose,
     Nel bel palagio de cristallo adorno,
     Scolpito ad oro e pietre prezïose.
     Già se chinava a l’occidente il giorno,
     Alor che Orlando al tutto se dispose
     Vedere il fin di tanta meraviglia,
     Nè più vi pensa e più non se consiglia;