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Pagina:Boiardo - Orlando innamorato III.djvu/160

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x prefazione


sono moltissimi degli errori che deturpavano le due edizioni citate, ma se n’è introdotto qualche altro; ha inoltre alcune varianti1. E scomparsa pure la vernice di veneziano che alterava il testo offerto dalle stampe, il quale presenta invece le caratteristiche di quella lingua ibrida, oscillante tra il toscano, l’uso latino e il linguaggio della regione, che si venne formando in Italia sul cadere del quattrocento presso alcune corti italiane.

Il codice fu reputato autografo fino ai nostri giorni2 ma tale certamente non è, come mi accingo a dimostrare.

Fra le molte lettere del Boiardo, sparse negli archivi di Modena, di Reggio, di Mantova, e ripubblicate in occasione del centenario della morte del poeta,3 ve n’ha qualcuna scritta indubitatamente di suo pugno. Tale è, per esempio, la prima delle due lettere al duca di Ferrara in data 6 agosto 14844.

  1. Il codice reca di mano posteriore (parmi di quella stessa che numerò i fogli) rarissime correzioni di madornali errori di senso: quantità, come dicono i matematici, trascurabile rispetto alle decine di migliaia dei versi del poema, ed alle scorrezioni di cui toccherò più innanzi. Tali sono nel primo libro: Fontana corr. in fortuna (XXII, 12); a la parte — all’aperta (XXVII, 34); nel secondo: Fabricanofabricato (IV, 27); piangendopiegando (VII, 50); Che da quelle utrigioniChe da quei lestrigoni (XVIII, 59) ecc.
  2. Cfr. Porro, pag. 36.
  3. Nel citato volume di Studi su M. M. Boiardo, pp. 357-463.
  4. È la CXIV del volume menzionato qui sopra. Trattandosi di materia così delicata, mi son rivolto per più precise notizie all’amico prof. Naborre Campanini, il quale con molta cortesia e con pari competenza mi scrive che, non avendo potuto riprodurre nel volume boiardesco. da lui curato, la let-