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Pagina:Boiardo - Orlando innamorato III.djvu/167

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prefazione xv


di induzione, quali rapporti di parentela intercedano tra essi.

Una ipotesi ci si affaccia subito alla mente, come più ovvia: Ml, T e Mr provengono da un codice, autografo od apografo (X), a cui più tardi si aggiunse il terzo libro. Ma questa ipotesi, diciamolo subito, se spiega gli errori comuni ai tre testi, non ispiega affatto gli errori propri soltanto di T e Mr. Tali errori evidentemente non erano in X, perchè ne è immune Ml, che riproduce con iscrupolosa esattezza tante altre dozzine di spropositi: ora è possibile che T e Mr si sieno causalmente incontrati negli stessi errori? Che si sieno trovati d’accordo perfino nell’omettere, per errore, lo spazio bianco che doveva segnare nell’uno e nell’altro il passaggio dal canto XXIV al XXV della parte seconda? Identità di errori presuppone identità di origine, onde T e Mr devono prevenire da uno stesso testo (Y), e questo testo a sua volta deve avere stretta parentela con Ml, cioè o proverrà esso pure da X, o sarà esemplato su Ml. Avremo cioè l’uno o l’altro dei seguenti schemi:

Così si spiegano gli errori comuni ai tre testi, e quelli comuni a T ed Mr: ma non si spiega ancora,