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Pagina:Bois - Sui confini della scienza della natura,1928.djvu/74

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Questo è il motivo per cui, usando le parole di Strauss «nell’ascendente sviluppo della natura» l’iato per la nostra intelligenza non si incontra ancora al punto A, ma soltanto al punto B. Del resto io non ho affatto sostenuto che data la sensibilità si possa comprendere ogni più alto grado di sviluppo spirituale, e che il problema C sia senz’altro solubile. Dò tanta importanza all’incomprensibilità meccanica anche della più semplice sensazione, perchè soltanto così ne deriva esattamente, mediante un Argumentum a fortiori, l’incomprensibilità di tutti i più alti processi spirituali.

Il primo sorgere della vita appare adesso avvolto in profonda oscurità, anche più di quando si poteva ancor sperare di veder mascere la vita dalla morte nei laboratori sotto il microscopio. Nelle ricerche di Pasteur l’eterogenesi è stata senza dubbio per lungo tempo, se non per sempre, sottomessa alla pansmermia; dove si credeva che sorgesse la vita si sviluppavano germi di vita già esistenti. E tuttavia le cose hanno preso una tale piega che chi non si irrigidisce in un punto di vista affatto infantile, può essere logicamente costretto ad ammettere la formazione meccanica della vita. Davanti all’attualismo geologico e alla teoria della discendenza, si troverà a stento ancora un serio difensore della dottrina dei periodi di creazione, secondo la quale l’Onnipotenza creatrice dovrebbe sempre nuovamente distruggere l’opera sua, per poi, come un artista guastamestieri, sempre ricominciarla da principio, miglioran-