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uniti: sarete uniti se vi sarà legge la parola, l’ordine dei vostri officiali, i quali altro non sono che tanti nodi della vostra unione.
Officiali, e Condottieri di ogni Arma! ricordate che siete voi aniina e vita informatrice di un Esercito disciplinato. Quanto più sarà fedele l’opera vostra, tanto più la volontà della legge, di cui io stesso sono Ministro ed esecutore, si trasfonderà intera nel corpo delle milizie. Da me fino all’ultimo dei soldati, non è che una stretta ed ordinata gerarchia di comando e di obbedienza. Ogni menoma trasgressione alterebbe questa catena, disordinerebbe dall’ultimo fino al primo de’suoi anelli. La vostra divisa sarebbe degradata. Ingiungo pertanto a tutti i capitani che obbediscano ai superiori, che si facciano obbedire dagli officiali subalterni. Ingiungo a questi che debbano la medesima obbedienza, e che la esigano dagl’inferiori. Avverto a tutti che nel supremo e sublime dovere che gli si è imposto, che nel supremo bisogno della Repubblica, qualunque infrazione accada nella militare disciplina la riterrei come un attentato all’ordine pubblico; sarebbe un delitto contro la Patria. Io lo punirei gravemente, inesorabilmente. Officiali di ogni arma! Voi mi risponderete del la condotta di voi stessi, mi risponderete della condotta dei soldati. Questa vostra responsabili tà è a garanzia della Repubblica, è a garanzia della vostra, della nostra salute.
Soldati ed officiali, mostratevi degni di quel sacro stendardo che Dio dona ai popoli, quando ha cessato di percuoterli.
per il ministro A. CALANDRELLI Sostituto.