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Pagina:Bollettino delle leggi e disposizioni della Repubblica Romana (1849).pdf/972

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mandante Arcioni, quelle del 5.° Reggimento di Linea.

Questa mattina poi il nostro Cannone incominciò a trarre sul Ponte Milvio, e sulla Torre di detto Ponte. Uscirono varj nemici, ma i nostri Bersaglieri si fecero loro incontro e li respinsero sempre, finchè verso le ore 2 pomeridiane, posto in batteria un grosso Cannone e un Obice, li costrinsero a ripassare il Ponte con gravissimo danno in uomini e cavalli. Si seguitò a combattere in questo modo finchè, giunti al nemico imponenti soccorsi, ricominciò un fuoco vivissimo. I Francesi attaccarono i nostri con la moschetteria, e con qualche piccolo Cannone, ed i nostri risposero con la moschetteria ed i due Cannoni anzidetti, più un terzo pezzo che fu situato in una collina a destra. Si ebbero molti feriti dalle due parti; ma assai più ne ebbe il nemico, perchè varie volte fu veduto il nostro Cannone rovesciare interi Plotoni. Da quanto ho visto credo, che il numero dei nostri feriti sia circa quaranta, ma non posso ancora darne il preciso numero, perchè mancante dei necessarj rapporti.

La lode di questo secondo fatto è dovuta ai Polacchi, alle Bande del Comandante Arcioni, ai Carabinieri, al 5.° di Linea, ed ai Bolognesi.

Roma 16 Giugno 1849.

I Generale in Capo Roselli