Caterina Vigri nacque in Bologna agli 8 Settembre 1413,
figlia a Giovanni Vigri e a Benvenuta Mammoli, coniugi
agiati ed estimati assai. Nelle fascie ella non emise, a
quanto narrasi, un vagito; per cui a ragione fu giudicata
ben presto di carattere docile e tranquillo; e coll’alluminarsi
del suo intelletto mostrossi rassegnata al soffrire, compassionevole per i poveri, accesa di ardentissimo amore verso
Iddio. Di un candore angelico, e di una compostezza di
gran lunga superiore alla sua età, sviluppò eziandio precocemente un ingegno aperto e sagace; locchè conosciuto
da Benvenuta si affreltò di applicare la figlia allo studio
della propria e della lingua latina, non meno che al disegno e alla musica. Queste occupazioni, quantunque severe e svariatissime, non riuscirono gravi alla tenera mente
di Caterina, che ricambiando di diligenza le materne premure, faceva de’ suoi progressi ognuno ammirato. Come
avviene di frequente che le rare qualità, ad onta della
modestia di chi ne è fregiato, si palesano assai da lungi
col proprio splendore, la singolare virtù della piccola Vigri
giunse all’orecchio di Nicolò lll. Signore di Ferrara: e
mosso egli dal desiderio di conoscerla, invitò il di lei padre
( che qual Giureconsulto stavasi da qualche tempo in quella
città, agli ordini di esso Marchese) di chiamarvi la moglie
Benvenuta e la figlia Caterina. Presentate a corle, non è
a dirsi come quella fanciulla non ancora decenne, vin
cendo la gigantesca fama che l’aveva preceduta, vi de
stasse generale meraviglia per le doti dello ingegno, e per
la sua pietà edificasse quegli animi. Il Marchese pertanto
che sapeva quanto l’esempio della virtù alla virtù consiglia, la volle a particolare Damigella d’onore della già
adulta sua figlia Margherita; che per aureo cuore e per
pietà altrettanto distinguevasi nella sua famiglia, quanto