Pagina:Bonarelli, Guidubaldo – Filli di Sciro, 1941 – BEIC 1774985.djvu/69

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          questa piaga recente,
          per far più breve e larga
          la via del ferro al core.
          E poiché ad altro tempo
          questa crudel mi niega
          d’udir il mio dolore,
          udrà pur la mia morte.
          Potrٍ pur in quel punto
          che spingerà la bella mano il dardo,
          in quel punto felice,
          potrٍ pur dirle almeno,
          prima ch’i’ mora: — G moro! —
          Ner.Oh misero pastore! oimè, non denno
          lagrimar soli i tuo’ begli occhi; è forza,
          ch’ai tuo pianto anch’io pianga.
          Ma, Niso, figliuol mio (vo’ consolarlo),
          è vero, ed io noi niego,
          Celia par che si mostri
          fuor di modo spietata;
          ma chi sa che non finga?
          Per me noi giurerei.
          L’arte del finger viene
          per natura a le donne,
          perché dal nascimento
          se la recan dai padri; e perٍ sanno,
          ancorché ben fanciulle,
          sotto fiero sembiante
          portar in sen nascoso un core amante.
          E poi, qua! ch’ella sia,
          non puٍ cangiar consiglio?
          La donna è don del cielo,
          ed a par de la luna
          cangia volto e sembianza.
          Non ti fidar s’ell’ama,
          non diffidar s’ell’odia,
          ma dalle tempo almeno
          G. BoNARELLi, Filli di Sciro.