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Or vo. Ma Tirsi a casa
d’Aminta alberga; quinci
è più breve il sentiero.
Tu fa’ ch’a le tue case io ti ritrovi,
o quivi sappia almen ove sie gita.
Clori.Sí, sí, va’ pur felice.
Serp.(Deh s’io potessi trar ad un sol colpo
Celia e Clori d’impaccio!)
Clori.Saprai u’ sarٍ gita;
ma ben saprai ch’i’ sarٍ gita a morte.
Sento ben io dov’il dolor mi mena.
Tirsi più non vedrammi.
Per me non e’ è conforto,
per te non vo’ tormento:
che, qual tu pur ti sie perfido e crudo,
è forza, oimè, ch’io t’ami.
Io t’amo, e se per altro
non t’è caro ? mio amor, caro tí fia,
perché ? mio amor sarà la morte mia.
O Tirsi, o Tirsi ingrato,
Filli che per te nacque,
Filli che per te visse,
Filli per te si muore!
SCENA II
Niso.
Odo ? nome di Filli?
Deh par ch’ad ora ad ora
fieramente da l’aria
mi rimbombi nel cor! Ma donde viene
questa mentita voce,
ch’a le sue fiamme antiche
le ceneri del core