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Sede (milanese) prima che a lui » (100). E Papa Gregorio disse a Siagrio, vescovo di Autun : « Ordiniamo che i vescovi, sia nel sedere in Concilio, sia nel sottoscrivere, e in qualunque azione, si succedano secondo l'anzianità e si valgano delle prerogative spettanti al loro grado » (101). Non stabilì forse la sua sede in Milano l'apostolo Barnaba, primo nostro Pontefice, al quale successero tutti gli altri nostri arcivescovi, mentre a Ravenna fu primo il beato Apollinare, non apostolo, ma solo discepolo degli apostoli? Non fu qui stabilita la Chiesa cristiana prima che in qualunque altra città d'Italia? Non fu forse qui, per opera del beato Ambrogio, oriundo di Roma, istituito il rito ambrosiano diverso dal rito di tutto il mondo? Non fu forse la nostra città sempre amica fedelissima di Roma? Non sopportò per amor della Chiesa romana gravissime jatture versando anche spesso il proprio sangue? Nessuno merita maggior reverenza di chi ha consacrato la propria anima agli amici. Dirò ancora: in che può Ravenna paragonarsi a Milano? A chi mi offrisse, quando fosse possibile, tutta Ravenna colla sua diocesi, io non darei in cambio neppure il clima di Milano e le sue preziose acque. IV. - Che altro potrei dire intorno alla moltissima dignità del nostro Metropolitano quando si sa che, dopo il Sommo Pontefice, è, fra tutti i Pontefici del mondo, come il più degno degli arcivescovi, primo e indipendente, non