Pagina:Bonvesin de la Riva - Meraviglie di Milano.djvu/78

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d'ogni altro popolo religiosi... (13) Insomma, non sono essi fra tutti i popoli i più degni di stima?

A questo punto qualcuno domanderà: « perchè tanto esalti le doti dei milanesi? non è forse a tutti noto come fra loro allignino gli odii, i tradimenti, le discordie civili, le violenze? Tu hai torto ». Ed io rispondo: questo argomento non ha valore, come non lo avrebbe quest'altro : – fra i dodici apostoli furon dissensi, fu il tradimento di Giuda, ci fu anche chi negò tre volte Cristo; - son forse per questo gli apostoli meno venerandi?

Qualcun altro domanderà ancora: « perchè mai, se i milanesi possiedono le qualità che tu decanti, la loro bontà non vale a reprimere tante nequizie? » Ed io rispondo: perchè troppo spesso i figli delle tenebre sono nelle iniquità più intelligenti e scaltri che i figli della luce, nelle buone opere. Lascio ora questo al vostro giudizio e proseguo a trattare il mio tèma.

II. - Nella città e nel contado, o distretto che dir si voglia, ogni giorno la popolazione aumenta e i fabbricati si estendono. E come non dovrebbe la popolazione aumentare dove si vive tanto bene? Epperò, tra cittadini e forensi d'ogni condizione, si contano complessivamente più di duecentomila uomini atti a combattere in guerra. Sono da questo numero esclusi gli individui di diverse qualità esenti dalla milizia: monaci, canonici ed altri ecclesiastici e religiosi, o professi o viventi nelle