Pagina:Boselli - Discorsi di guerra, 1917.djvu/231

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quest’ordine del giorno sul quale pongo il voto di quella fiducia che è necessaria più che mai in questo momento, in cui il Governo ha d’uopo di attingere dal Parlamento tutta la forza per compiere l’ardua opera sua. Il Governo assume tutte le responsabilità che gli vengono dal Parlamento e non da altre parti (Vivissime approvazioni); ma non avrebbe la forza di operare, in questi momenti difficili, se non fosse sicuro della vostra pienissima fiducia. (Vivissimi e prolungati applausi). PRESIDENTE. Come la Camera ha udito, l’onorevole presidente del Consiglio ha accettato l’ordine del giorno presentato dagli onorevoli Di Campolattaro, Teso e Pavia, sul quale ha posto la questione di fiducia, che è così concepito: «La Camera, udite le dichiarazioni del Governo, passa alla votazione dell’articolo». L’onorevole presidente del Consiglio ha altresì accettati gli ordini del giorno degli onorevoli Facchinetti, De Ruggieri e Pala, proponendo che siano votati per acclamazione; ed ha infine pregato gli altri proponenti di ordini del giorno di ritirarli, avendoli accolti come raccomandazione, all’infuori di quello dell’onorevole Drago, dal quale dissente.

BOSELLI, Presidente del Consiglio dei ministri. Chiedo di parlare. PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BOSELLI, Presidente del Consiglio dei ministri. Io ho espresso il mio dissenso dalle interpretazioni ieri date dall’onorevole Drago al suo ordine del giorno; ma poichè egli si limita nel suo ordine del giorno ad invitare il Governo a studiare l’argomento sotto tutti i suoi


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