Pagina:Boselli - Discorsi di guerra, 1917.djvu/59

Da Wikisource.

39


Il risultato della votazione nominale fu il seguente:

Presenti e votanti 436
Maggioranza 219
Hanno risposto: Sì 391
Hanno risposto: No 45

* * *

Anche in Senato la discussione sulle comunicazioni del Governo fu larga ed elevata. Vi presero parte gli On.li Barzellotti, De Novellis, Fracassi, Marconi, Mazziotti, Ferraris Maggiorino, Muratori e Pellerano.

A tutti rispose il Presidente del Consiglio On. Boselli, nella seduta del 5 luglio, con le dichiarazioni seguenti:

BOSELLI, presidente del Consiglio. (Segni di vivissima attenzione). Onorevoli Senatori! Quando ieri Guglielmo Marconi pronunciava il suo discorso così ricco di idee, espresse con forma squisitamente incisiva, io venivo immaginando che intorno a lui si raccogliessero gli spiriti di quegli uomini insigni nella scienza che ebbero memorabile consuetudine in quest’Aula, da Giovanni Plana a Giovanni Schiapparelli, da Luigi Cremona a Francesco Brioschi, da Stanislao Cannizzaro a Galileo Ferraris, e andavo meco stesso pensando che quest’Assemblea non è solamente l’altissima Assemblea politica del nostro Paese, ma è un Consesso che nobilmente rappresentò sempre e sempre rappresenta la dignità scientifica, il dotto pensiero dell’Italia nostra. (Approvazioni vivissime: applausi).

E mentre ieri si parlò con eloquenza filosofando di quei maestri antichi della classica politica, io pensavo che per verità essi sarebbero paghi perché credevano che gli ottimi reggitori della cosa pubblica, quelli dovessero essere nei quali insieme col patriottismo risplendesse la più alta intellettualità e la più sicura sapienza. (Vivissime approvazioni).