Pagina:Botta - Supplemento alla Storia d'Italia.djvu/152

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dal principio della rivoluzione, tra il Governo francese, ed il Governo romano; l’esposizione di perfidia, e d’ipocrisia; e le calunnie, e le declamazioni contro i Francesi sono atroci. È chiaro che i materiali di un tale opuscolo sono stati somministrati dal gabinetto di Roma; è un manifesto clandestino, e senz’approvazione, il quale tende ad eccitar gli animi sempre più contro di noi. Egli mi è stato impossibile di avere alla mia disposizione un esemplare di questo libriciattolo, che ho letto. È il più maligno di tutti quelli altri, che si moltiplicano, e si vendono qui, e che avrò cura di farvi pervenire come si andranno pubblicando. Il General Colli inviato al Papa dall’Imperadore con altri officiali per comandare l’armata papale non tarderà ad arrivare. È sicuro che Monsignor Albani scrive da Vienna, esser d’assoluta necessità che le truppe del Papa investano sollecitamente Bologna, e Ferrara, e che il partito imperiale, il quale è qui, sollecita il Governo romano di trovar un pretesto, onde farmi partire. I consiglieri del Papa meno sciocchi sostengono che le truppe pontificie non debbano attaccare, e che non abbiasi a far nulla che possa provocar la guerra, continuando intanto ad armarsi ed a prendere gli espedienti più grandi di difesa: ma non vi ha un solo, il quale sia d’avviso che il Cardinal Segretario di Stato risponda alla mia nota, e s’impegni in una trattativa di pace con noi, la quale farebbe svanire le misure prese dalla parte di Vienna, e sopra tutto quest’odio, e quest’audacia contro i Francesi, che sono considerate come la forza maggiore.

Il ministro di Toscana Angiolini ha ricevuto da Parigi una lettera del P. Corsini, della quale ha cercato di far uso a fin di disporre questa Corte alla pace. Il Marchese Manfredini, dietro la conversazione tenuta con voi, ha pure fatto conoscere che noi la desideriamo, e che si farebbe bene a profittare di questo momento. Il Marchese del Vasto consiglia parimente di venire ad un accomodamento, ma con la intenzione di farne mediatore il suo padrone; ed è difficile che qui si voglia mancar di riguardi un’altra volta alla Spagna, accettando oggi un’altra mediazione. Questi piccoli intrighi possono essi far