Pagina:Botta - Supplemento alla Storia d'Italia.djvu/187

Da Wikisource.

183

e chiunque si troverà aver disobbedito all’ordine del disarmo, sarà condannato a sei anni di ferri in Tolone.

11. Tutti i quadri, collezioni di piante, conchiglie ec., che apparterranno tanto alla Città, quanto a’ particolari, saranno confiscati a beneficio della Repubblica; i particolari che si troveranno nel caso di essere indennizzati, lo saranno dai beni de’ condannati.

12. Il Generale capo dello Stato maggiore, il Generale di divisione Augereau, ed il Commissario ordinatore in capo prenderanno tutte le disposizioni per l’esecuzione dell’ordine presente.




Parigi, 17 fiorile anno 5 (6 Maggio 1797)


Istruzioni per i Generali Bonaparte, e Clarke.


Non senza qualche ripugnanza il Direttorio aveva consentito alla formazione di un congresso a Berna per conchiudere il trattato definitivo di pace tra la Repubblica francese, e S. M. l’Imperadore e Re: esso non si dissimulava le lentezze, e le difficoltà, che dovevan sorgere da questa maniera di negoziare. Esso accetta con piacere la proposizione fatta da S. M. I. di aprir subito le negoziazioni per la pace definitiva in una città qualunque di Italia senza chiamarvi gli Alleati, i quali potrebbero solamente esser chiamati alle negoziazioni per la pace dell’Impero. Il Direttorio desidera con ardore che quella con la Casa d’Austria sia prontamente conchiusa, e se ne rapporta intieramente ai Generali Bonaparte e Clarke per fissare di concerto co’ plenipoteuziarj di S. M. I. il luogo, il tempo, e il modo di negoziare. Esso si limita a raccomandar loro di non trascurar nulla per conchiuderla il più prontamente che sia possibile, e di renderla assolutamente indipendente da ogni altra potenza, in ispecialità dall’Inghilterra. Tutto si riduce di presente al trattare principalmente con l’Imperatore come Re di Ungheria, e di Boemia. Le basi della pace con l’Impero, che posson fissarsi nel trattato, non sono che un ef-