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te. V’invito, cittadino Generale, a fare intorno a ciò tutto quello che giudicherete più conveniente.

Talleyrand.




Parigi, 30 fruttidoro anno 5 (7 Settembre 1797)


CXIV - Al General Bonaparte.


Ho ricevuto i vostri dispacci del 17, e del 20 fruttidoro; ecco ciò che sono incaricato di rispondere. Si può fare sul Reno tutto ciò che chiedete: ma l’invio delle truppe in Italia non può aver luogo al termine che desiderate. Tutto ciò che il Direttorio può fare relativamente a quest’oggetto, è di farci passare 2 a 3000 uomini di cavalleria, tirati da’ depositi delle armate di Sambra e Mosa, e del Reno e Mosella, se avete di che montarli, ed equipaggiarli in Italia, voi dovete pur sentire ch’essi non possono arrivarci se non molto tardi. Non bisogna nè anche contare su i 10,000 Piemontesi che voi domandate. Il Direttorio non si trova in caso di ratificare il trattato col Re di Sardegna. Alla Repubblica Cisalpina appartiene di procurarvi il rinforzo, del quale avete bisogno. Da essa dovete attingerlo: fate degli sforzi per avere 4,000 Genovesi, di cui parlate, ed anche domandatene un maggior numero se vedete facile ottenerlo. Alla fine se la calma durerà nel mezzogiorno potrete chiamar presso di voi la colonna che avevate ordine di spedirvi: l’unanimità della nazione su gli avvenimenti del 18 fruttidoro fa credere che il Direttorio potrà dispensarsene.

Passo ai particolari diplomatici. Rilevo dal vostro dispaccio del 20 che i plenipotenziarj austriaci vi abbian fatto delle singolarissime proposizioni. Essi domandano la Romagna, il Ferrarese, Mantova, Peschiera, Venezia, e tutto lo stato Veneto; dite loro in risposta a queste strane comunicazioni, e significate ad essi come ultimatum del Direttorio, che in Italia l’Imperatore riterrà Trieste, e otterrà l’Istria, e la Dalmazia: che rinuncierà