Pagina:Botta - Supplemento alla Storia d'Italia.djvu/240

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magistratura sarebbe il vero gran consiglio della nazione: esso avrebbe tutta la parte dell’amministrazione e dell’esecuzione, ch’è per la nostra costituzione confidata al potere legislativo. Con questo mezzo il potere del governo consisterebbe in due Magistrature, nominate dal popolo; in una numerosissima, nella quale non potrebbero esser ammessi che quelli i quali avessero di già esercitata qualcheduna di quelle funzioni le quali danno agli uomini della maturità sopra gli oggetti del Governo. Il potere legislativo farebbe tutte le leggi organiche, le cambierebbe, ma non in due, o tre giorni come si fa, perchè una volta che una legge organica fosse in esecuzione, io credo che non si potrebbe cambiare prima di quattro o cinque mesi di discussione.

Questo potere legislativo, senza rango nella Repubblica, impassibile, senz’occhi, e senza orecchie per tutto ciò che lo circonda, non avrebbe ambizione, e non c’inonderebbe più di mille leggi di circostanza, che si annullano da sè sole per la loro assurdità, e che fan di noi un popolo senza legislazione con trecento volumi in foglio di leggi. Ecco, come io credo, un codice completo di politica, che le circostanze, nelle quali noi ci siam trovati, rendono perdonabile. È una grandissima sventura per una nazione di trenta milioni di abitanti, e nel secolo decimottavo, essere obbligata di ricorrere alle bajonette per salvare la patria! I rimedj violenti accusano il legislatore; perchè una costituzione ch’è data agli uomini dev’esser fatta per gli uomini.

Se vedrete Sieyes, vi prego a comunicargli questa lettera. Io lo sfido a scrivermi che ho torto; e siate persuaso che mi darete un sensibile piacere se potete contribuire a far venire in Italia un uomo, i di cui talenti io stimo, e pel quale ho un amicizia veramente particolare. Io lo seconderò con tutti i miei mezzi, e desidero che riunendo i nostri sforzi ci fosse possibile di dare all’Italia una costituzione analoga ai costumi de’ suoi abitanti, alle circostanze locali, e forse anche a’ veri principj, più di quella che le abbiam già data. Per non fare una novità nel mezzo del tumulto della guerra, e delle passioni, è stato difficile di fare altrimenti.