Pagina:Botta - Supplemento alla Storia d'Italia.djvu/96

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Credo che non possiate nel tempo medesimo, nello stato attuale della Repubblica, fare la guerra a Napoli, ed all’Imperatore. La pace con Napoli è necessarissima: con Roma rimanete in stato di negoziazione, o di tregua fino al momento di marciare contro questa superba città. Roma, riunita con Napoli, diverrebbe fortissima: se siamo battuti sul Reno, ci conviene fare la pace con Roma, e Napoli. Ci si rende indispensabile un altro trattato, cioè un’alleanza col Piemonte, e con Genova. Io donerei Massa, Carrara, i Feudi imperiali, a Genova, facendola dichiarare contro la coalizzazione. Se continuate la guerra con Napoli, mi sembrerebbe necessario di prender Lucca, e di metterci una guarnigione: questa piazza è forte, e ben armata; ella assicura gli stati di Genova, ed offre una ritirata alla guarnigione di Livorno.

Voi conoscerete perfettamente la nostra posizione per mezzo della presente, e delle lettere qui unite. Io non avrei mai creduto che dopo avere distrutto in una campagna due armate all’Imperatore, egli ne avesse in piede una più potente, e che le due armate della Repubblica svernerebbero molto lungi dal Danubio: il progetto di Trieste, e di Napoli era fondato sopra supposizioni. Ho scritto a Vienna, e questa sera il corriere parte nel medesimo tempo, in cui l’armata si porta sulla Brenta. Faccio fortificare l’Adda, ù ma è una debole barriera. Io ve lo ripeto, inviate pronti soccorsi, imperocchè l’imperatore fa già sfilare le sue truppe. È stata male condotta la negoziazione con Roma; bisognava, prima d’intavolarla, che si fossero adempite le condizioni della tregua; si poteva almeno indugiare qualche giorno, e si sarebbero facilmente avuti i 5,000,000 del secondo pagamento, di cui una parte era già arrivata a Rimini. Si è mostrato al Papa in una sol volta tutto il trattato: bisognava al contrario antecedentemente obbligarlo a dichiararsi sul primo articolo; ma principalmente non si doveva scegliere l’istante in cui l’armata era nel Tirolo, e si doveva avere per appoggio un corpo di truppe a Bologna, che si sarebbe accresciuto dalla fama. Ciò ci ha pregiudicato di 10 milioni di denaro;