Pagina:Brofferio - Per lo spiritismo.djvu/340

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un passo del Crookes, che per lui la forza psichica è adoperata da esseri intelligenti. Nella lettera che ho citato ora, dice chiaro che questi esseri intelligenti sono occulti. E nel suo libro, parlando della classe XII di fenomeni, dice: «Ho avvertito circostanze, da cui sembra si possa indurre con sicurezza l’azione di un’intelligenza al di fuori, che non è di nessun essere umano presente». E, siccome ha fotografato e abbracciato la Katie King, ha ammesso che questi esseri intelligenti ed occulti, che non sono il medio, si materializzano. Dunque egli ammette degli spiriti; egli dice soltanto: io non ho ancora la prova che questi spiriti siano anime di defunti.</ref>. Insomma, la sola obbiezione grave all’ipotesi spiritica è la troppa rarità delle buone prove.

2º Questa rarità delle buone prove si spiega certamente meglio coll’ipotesi dell’incosciente del medio. Ma si spiega anche colla teoria spiritica, se teniamo conto di quattro cose:

I. Una delle prime cause della rarità delle comunicazioni, buone o cattive, è la necessità del medio. Perchè mò, domandano, gli spiriti hanno bisogno di un medio? Io non lo so; ma perchè non ci vorrà un medio? Del resto i defunti ne danno una spiegazione abbastanza plausibile: ed è che sono morti; quindi non hanno più un corpo come il nostro; quindi devono farsene prestar uno da un vivo. Ma perchè non siamo tutti medii? Non lo so; ma perché non siamo tutti sani e robusti, tutti buoni e intelligenti? La suggestione mentale è un fatto; ma non tutti sono sensibili alla suggestione mentale. La telepatia è un fatto; ma non tutti hanno delle apparizioni di viventi o di morenti; tra i casi di telepatia del famoso libro Phantasms of the Living, ce n’è uno (il 242)