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22 AVVERTENZE E INFORMAZIONI

L’autorità che riceve la domanda, esperite le indagini, prima di concedere il lasciapassare, chiede il nulla osta al Governatore del territorio in cui l’interessato deve trasferirsi e, per gli stranieri, al Ministero dell’A. I. Per il Governatorato di Áddis Abéba e quando non sia indicato il Governo nel cui territorio l’interessato intende recarsi, il nulla osta deve essere concesso dal Governatore Generale. Per il nulla osta a favore delle persone che non diano affidamento di possedere o di procurarsi i mezzi di sussistenza, può essere richiesto il versamento, nella Sezione di R. Tesoreria, di una somma a garanzia per il viaggio di ritorno. La validità del lasciapassare può essere estesa anche ad altro territorio dell’A.O.I., oltre quello per cui è stato originariam. concesso, previo nulla osta del Governatore competente.

Il lasciapassare per operai nazionali è concesso soltanto su richiesta di ditte stabilite in A. O. I. o che abbiano autorizzazione a stabilirvisi, e che dichiarino di assumere gli operai alla propria dipendenza. Le richieste debbono essere indirizzate al Commissariato per le Migrazioni e la Colonizzazione, in Roma, il quale, su nulla osta del Governo competente, provvederà a chiedere alle R. Questure i lasciapassare, che trasmetterà ai richiedenti.

Il nulla osta del Governatore non è necessario: — a) per i titolari e per i legali rappresentanti delle ditte autorizzate dal Ministero dell’A. I. o dai Governatori a svolgere attività in A. O. I., purchè la domanda sia presentata nel termine assegnato per l’inizio dell’attività medesima. Le Ditte richiedenti dovranno esibire in visione, all’atto della presentazione della domanda, il documento dal quale risulti la concessa autorizzazione a svolgere attività in A. O. I,, o allegare alla domanda copia autentica legalizzata del documento. Della concessione del lasciapassare sarà data comunicazione al Ministero dell’A. I.; — b) per la concessione dei lasciapassare, purchè di durata non superiore a 6 mesi, a favore dei nazionali inviati in A. O. I, per conto di ditte industriali e commerciali italiane, per studiare le condizioni dell’economia dell’Impero. Le domande dovranno contenere la dichiarazione della Ditta, dalla quale risulti che essa si rende solidalm. responsabile dell’operato dei propri rappresentanti e assume a suo carico le spese per un eventuale rimpatrio. Alle domande dovrà pure unirsi un certificato da cui risulti l’iscrizione della ditta all’albo del Consiglio Provinc. delle Corporazioni. — Le stesse norme valgono per il rinnovo dei lasciapassare.

Per sbarcare a Port Saíd, Suèz, Port Sudàn come turisti per una visita della città non è richiesta alcuna formalità. Per sbarcare ad Alessándria è necessario il passaporto col visto del Consolato d’Egitto; per traversare il Sudàn anglo-egiziano e l’Ugánda è necessario il passaporto col visto del Consolato Britannico.

Per sbarcare a Gibúti e attraversare la Costa Francese dei Sómali è necessario il visto di un Consolato Francese sul lasciapassare o sul passaporto. Le armi debbono essere denunziate e consegnate alla polizia allo sbarco; esse vengono restituite alla partenza del treno per l’A. O. I. Egualmente le armi debbono essere denunziate e consegnate all’arrivo dall’A. O. I. e vengono restituite all’imbarco.

Norme speciali per chi si reca in A. O. I. passando per Gibúti.Il passeggero deve provvedere in Italia a richiedere il visto di transito del Consolato francese e ad acquistare presso gli Uffici C.I.T. il biglietto ferroviario da Gibuti alla stazione di destinazione, e munirsi della valuta francese (fr. 400 a testa per la 1ª cl., fr. 300 per la 3ª cl.) necessaria per la sosta a Gibúti. Nel caso di famiglie, i suddetti quantitativi di valuta possono essere ridotti alla metà nei riguardi dei minorenni. Al passeggero non in possesso della valuta prescritta verrà negato l’imbarco per Gibúti. Per il bagaglio da spedirsi a parte, per il tragitto ferroviario Gibúti-Díre Dáua o Áddis Abéba, si dovranno prendere accordi in Italia, prima della partenza, con transitatari italiani, ai quali appoggiare i bagagli stessi una volta giunti a Gibúti, per il proseguimento del viaggio in ferrovia, Occorre inoltre ridurre la sosta a Gibuti al tempo minimo indispensabile e cioè proseguire col primo treno utile per l’A. O. I. Le spese di soggiorno che un passeggero