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CANTO VI.


Caterina Brancacci e la sorella,
     Quasi nel luogo del monte più alto,
     Giva ciascuna baldanzosa e snella,
E due tigre leggieri, che di salto
     Forte fuggivan, salendo trovaro,
     Alle quali esse e’ can dieron l’assalto.
Per lungo spazio queste seguitaro,
     Ma alla fin le preser i can loro,
     Perchè in tese reti elle incapparo.
Gioconde si tornaron poi costoro
     Liete di preda tanto nominata
     Qual quella fu che fu presa da loro.
Isabella Scrignara e sua brigata
     Con la qual giva Ceccola Mazzone,
     Con la Mignana insieme accompagnata;
Isolda ancor di Giaquinto vi fone,
     Vannella Gambatella, e Caterina
     Figlia di notar Iacopo Roncione;