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CANTO XIV.


Salvossi questa alquanto in alto loco
     Sonando un corno raccogliendo i cani,
     Ch’erano avanti qual molto e qual poco,
Impignendoli al toro con le mani,
     Ciuffa, gridava piglial, buon pezzuolo,
     Piglial dragone, e piglial, graffiacani.
E poi ch’ad esso l’abbaiante stuolo
     Gli ebbe drizzato, quale per la coscia,
     Chi per l’orecchie gli porgeva duolo;
E da tutti la mortale angoscia
     Cacciava a suo potere, or con l’un corno
     Ferendo l’uno, ed or coll’altro poscia;
E simile co’ calci a sè dintorno
     Non ne lasciava nessuno appressare,
     Sì passò prima gran parte del giorno;
Tanzella non facea se non gridare,
     E spesso in fallo saette gittava,
     Non parendogli mai colpo donare.