Pagina:Cafaggioli e di altre fabbriche di ceramica in Toscana, 1902.djvu/15

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Proemio V


quel medesimo che io intendo di provare dopo lunghe ricerche e studj, cioè l’esistenza della contrastata fabbrica toscana di Cafaggiolo; e così il mio povero lavoro sarebbe rimasto perfettamente inutile, e quel poco merito che mi promettevo di averne appresso gli eruditi e studiosi di siffatta materia, affatto perduto. Rifletto altresì che stampando il signor Wallis innanzi di me que’ documenti, o traendone la sostanza principale, ancorché dichiarasse da chi li ha avuti, nondimeno io sarei ben presto dimenticato; e se occorresse ad alcuno di citare il fonte donde viene la notizia, sono certissimo che nominerebbe il sig. Wallis non come colui che prima l’ha pubblicata, ma come il primo che l’ha scoperta.

Onde, per queste considerazioni, io mi risolvo di negare le copie richieste di que’ documenti. Creda, preg.mo Cavaliere, che mi dispiace di dovermi dimostrare scortese, non tanto per il signor Wallis, quanto per me, in modo contrario alla mia usanza, la quale è stata sempre disposta, e molti ne possono far fede, a comunicare liberamente altrui quelle notizie che nel corso de’ miei lunghi e faticosi studj avessi acquistato. Che se nel caso presente, io mi sarò dimostrato diverso, ho speranza che le persone discrete non mi vorranno biasimare, pensando che ho ricusato di spogliarmi, in benefìzio altrui e con danno mio, di una cosa che mi appartiene e che fa al proposito mio.

Questa è la mia risposta al sig. Wallis che Ella