Pagina:Cagna - Alpinisti ciabattoni.djvu/88

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fare una sconvenienza, abbandonarsi al sonno che lo pigliava da tutte le parti...

— Parliamo dunque dell’Isola, giacchè questa vi interessa — sclamò il professore.

— Ma no, per carità, tanto mi giuri che sono un ignorante, e capisci niente! piuttosto — soggiunse il droghiere guardando con dolcezza la moglie, — piuttosto sarà meglio andà fora un po’ all’aria.

E Martina subito gli rinfacciò secco:

Mi sto benissim chi: gho no la frega de andà in gir!

Era un pezzo che Martina lo aspettava a questo tiro di rappresaglia birbona.

Gaudenzio ebbe una vampa di collera, ma si limitò ad un brontolamento ringhioso e si abbandonò rassegnato nelle mani del professore, il quale con l’occhio acceso, la faccia illuminata di scialbo, aveva già riattaccato la conferenza, prendendo l’ambulo giù nel pozzo del quarto secolo.

— Secondo la tradizione cristiana, i santi Giulio e Giuliano vennero alla riviera nell’anno 388; edificarono le chiese di Ameno, Armeno e Gozzano, quindi San Giulio mosse verso l’Isola traghettando sopra il suo mantello disteso sull’acqua.

Approdato felicemente, il Santo cacciò via i