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56 e. cais di pierlas

d’omaggio e fedeltà da un tal Oberto Someria di Prelà, che erasi stabilito nel paese di Seborga, per sè e per i beni che ivi possiede; egli promette debitam et puram fidelitatem et homagium1; poi l’atto di omaggio che gli abitanti prestano nel 1469 al ven. Fr. Nicolao di Ventimiglia d’Aurigo, priore di S. Michele2. Giurano sul Vangelo di essergli fedeli e leali, promettono che non saranno causa che per loro fatto il detto priore perda la vita o un membro, impediranno ogni atto che possa essergli pregiudizievole, denuncieranno qualunque simil fatto che potrà da essi sapersi, manterranno i segreti che loro si affidassoro dal medesimo, gli daranno buoni consigli e lo aiuteranno a conservare tutti i diritti od onori che gli sono dovuti. Il priore dal canto suo, dietro loro domanda, prometteva, ponendo manus suas super pectum suum per modum solemni iuramenti, di non pretender da essi più della decima parte dei cereali, secondo la vecchia usanza.

Oltre a queste rendite il priorato area anche quelle provenienti dall’affittamento dei beni particolari del priorato in questa terra. Noi abbiamo trascritti due atti di locazione di quest’epoca 1405 a 1441. Il primo si fa dal priore Pellizopo3.

Si espone in esso che non potendo il priore per cause giuste e ragionevoli e specialmente per la lontananza di quei beni sorvegliarli a dovere e di presenza, egli affitta a Giovanni di Ventimiglia, monaco di S.t Onorato, priore di S. Maria di Virgys, tutti i beni e redditi del Priorato di S. Michele nella città e nella diocesi di Ventimiglia, per la durata di

  1. Doc. 38.
  2. Doc. 40.
  3. Doc. 37.