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se ne fa mai trasportare in modo che non sia più in grado di dominarla e dalla maggiore concitazione passa alla maggiore calma subito. Certo del fine suo e consapevole di potervi e sapervi arrivare, non ha avversarj che quelli i quali per il momento l’impediscono, prontissimo a servirsi oggi di quelli che l’hanno combattuto jeri, se oggi è il giorno in cui gli possono tornar utili. Così, d’altra parte non ha amici ai quali si creda, come uomo pubblico, in debito di restar legato, quando non sieno più acconci a’ suoi fini politici; anzi a volte, temendo quasi che la sua indole risoluta potrebbe trascinarlo a sostenerli anche a sproposito, va nell’estremo opposto e li abbandona frettolosamente. A compagni nel potere, come accade ad uomini vittoriosi da un pezzo ed assuefatti ad aver ragione, preferisce chi non lo possa adombrare col nome o resistergli colla forza del volere e colla capacità della mente; del pari che ad istrumento nell’eseguire presceglie volontieri uomini nuovi fatti o dominati da lui; al lavoro e alla spedizione degli affari ha un’attitudine ed una infaticabilità piuttosto unica che rara; quantunque di molte parti dell’amministrazione la cui importanza gli par minore non si dia nessun carico se vanno male, convinto che non può andar bene ogni cosa.

Fatticcio della persona, piuttosto pingue e basso, non rivela l’altezza della mente e la determinazione della volontà se non nella fronte spaziosa, nello sguardo vivo e sicuro, in tutto il carattere della fisonomia. La gentilezza continua del tratto, e la finezza dello spirito, attestano in quali ordini sociali sia nato ed abitualmente vissuto. Ma della nascila e delle sue dignità nè l’ambizione, nè la cognizione de’ tempi e degli uomini gli permettono di mostrarsi altero; e di fatti non ha alterigia di nobile, nè sussiego di ministro. La coscienza di sè medesimo gli lasciò apprezzare meno in sè medesimo tutto quello che non è lui». Se noi non fossimo costretti dalla natura del nostro lavoro a contenerci entro certi dati limiti, vorremmo far l’istoria particolareggiata del come il conte di Cavour andasse poco a poco staccandosi dalla destra pura per accostarsi a quella parte della sinistra la quale propugnava l’abo-