Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 2.pdf/57

Da Wikisource.

– 443 –

esso al concorso sull’importante quesito: Delle Società industriali e dei migliori mezzi per tutelarle; in conseguenza della qual distinzione fu dapprima nominato socio corrispondente, quindi socio effettivo del suddetto istituto.

Non è da tacersi la pubblicazione del Saggio postumo sui principi di scienze morali dell’amico del Restelli, Paolo Manio, egregio giovane troppo presto involato alla patria, pubblicazione rilevante per effettuar la quale il Restelli ha dovuto seguir le proprie rimembranze e giovarsi della propria scienza, piuttostochè tener conto delle sparse e interrotte note lasciate dal Manio.

Il collegio di Gallarate ha inviato alla Camera l’avvocato Restelli, il quale non prende sovente la parola, ma quando il fa cattiva l’attenzione di tutta l’assemblea, ed esercita una meritata influenza sulle sue votazioni.





Nato a Palermo l'11 ottobre del 1809 da Domenico e da Rosalia Gravina dei principi di Patagonia, fu virilmente e gentilmente educato, dando fin dalla più giovanile età mostra di acuto ingegno e di animo egregio. Queste qualità l’indicarono ai propri concittadini come capace di coprire importanti cariche amministrative, sicchè a 19 anni era scelto a presidente della commissione per le prigioni della capitale della Sicilia, segnalandosi mollo in tale ufficio da lui esercitato con sommo zelo.

Nel 1845 fu nominato presidente dell’istituto d’incoraggiamento, dal quale incarico da esso pur disimpegnato in modo lodevole, fu destituito nel 1849 al ripristinarsi dell’aborrito governo borbonico, cui era naturalmente inviso pei patriotici sentimenti da esso manifestati in ogni occasione e pel generoso e patriotico concorso ch’ei prestò al movimento siciliano del 1848.