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nei limiti assai vasti, che dalle istituzioni liberali di cui gode le sono assegnati; ma non ha voluto infeodarsi ad alcun partito, votando talora contro il ministero, senza d’altronde vincolarsi in nessunissima guisa coll’opposizione sistematica.

La modestia del Camerini, quella modestia che noi condannavamo quasi sul principio di questa notizia biografica, lo rattiene dal prendere spesso la parola nelle pubbliche discussioni, sebbene egli sia un di coloro che lavorano assiduamente negli uffici. Tuttavia egli ha parlato alquante volte e segnatamente intorno all’amministrazione della giustizia, sull’applicazione viziosa della legge circa la repressione del brigantaggio, e sopra altre materie concernenti l’amministrazione interna.

In tutte queste diverse occasioni egli ha preso la parola con molta pacatezza e nitidezza di discorso, tanto che si è guadagnato fino da bel principio l’attenzione della Camera, cosa che non è delle più comuni. Scrivendo questa breve notizia noi esprimeremo il desiderio che il Camerini entri più efficacemente e risolutamente nella vita pubblica, prendendo, se tuttavia può assumersi questo impegno, una parte più attiva ai lavori parlamentari che conducono a tutto in un governo retto costituzionalmente, quando si ha fior d’ingegno e rettitudine d’intenzioni, quali appunto il Camerini stesso possiede.



deputato.


Non sono da trascurarsi, nel rinnovamento politico di un popolo quei caratteri d’uomini faccendieri ed aitanti, mediante i quali, folle di gente si adunano e si mettono in via per operare un qualche moto d’importanza e che altrimenti non si sarebbe potuto sperare.

Il cavaliere Marcone è appunto uno di tali uomini,