Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 3.pdf/239

Da Wikisource.

— 1089 —

Consiglio speciale per le strade ferrate) e fu nominato presidente del regio manicomio di Torino, ch’è uno dei principali stabilimenti di beneficenza, e, ciò che altamente l’onora, fu in questa qualità tre volte confermato e n’è anche presentemente investito.

«Come deputato fece parte di parecchie commissioni e segnatamente di quella del bilancio, di cui fu più volte il relatore; fra le commissioni incaricate dell’esame di progetti di legge sono a notarsi quelle per l’abolizione delle decime ecclesiastiche e il riordinamento dei tributi dell’isola di Sardegna, e quella per gli assegnamenti da farsi al clero di quell’isola, nelle quali come relatore prese parte grandissima nelle discussioni ch’ebbero luogo alla Camera. Più tardi, coerente ai principi esposti in queste discussioni, votò le riforme ecclesiastiche proposte dal ministero.

«Nella circostanza in cui si trattò dell’alleanza coll’Inghilterra e la Francia per la guerra contro la Russia, il deputato di Cortemiglia votò in favore del trattato; ed essendo stata chiusa la discussione prima che venisse il suo turno di parlare, stampò sul giornale Il Piemonte il discorso che avrebbe pronunciato nella Camera dei deputati, nel quale volle considerare la questione italiana rispetto a noi dal lato dell’equilibrio politico d’Europa.

«Ed a questo stesso suo sistema era informato il di scorso che pronunciava alla Camera in occasione delle discussioni sul trattato di pace stipulato in Parigi il 20 marzo 1856, ed in alcuni articoli di giornali che egli di tanto in tanto pubblicava quando la stampa periodica e la pubblica opinione rivolgeva l’attenzione su quei fatti che avevano fatto nascere tante speranze nelle anime italiane. Nell’ultima sessione della passata legislatura il deputato di Cortemiglia era eletto vice presidente della Camera dei deputati.

«Il 15 novembre 1857 in occasione delle generali elezioni, il paese assistette ad una lotta tra i due partiti liberale e retrivo, in cui il terreno si combattè palmo a palmo, e le armi che si adoperarono non furono sempre nè leali nè generose; non un collegio elettorale in cui non vi fossero di fronte due candi-