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Come si può ben credere, questi erano titoli più che sufficienti ad ottenere al giovine avvocato napoletano le firme le più chiare del favore di cui godeva appo loro. Ma prima ancora di esser scelto dai Napoletani a rappresentante al Parlamento, il Castellano aveva avuto occasione di rendere altri non tenui servigi alla propria città nativa nonchè all’intiera Italia, col favorire ardentemente, e con tutti i mezzi di cui poteva disporre, la cessazione dell’abborrito governo borbonico, e l’avvenimento di quello tanto sospirato, alla cui testa trovavasi il Re Galantuomo.

Non appena il Castellano intervenne alle sedute della Camera, e prese parte ai lavori di essa, si potè constatare dai suoi colleghi l’acume della di lui intelligenza, la vivacità e prontezza del suo discorso, e la profondità di sua sapienza, particolarmente in ciò che riguarda le materie giuridiche ed amministrative.

Ben presto egli ebbe occasione di prendere la parola nelle pubbliche discussioni, e ciò che si era potuto presumere di lui quando ancora limitavasi a discutere negli uffici, potè completamente verificarsi; cioè che egli doveva riuscire coll’andar del tempo, uno degli utili e distinti membri di essa.

Poco a poco, le opinioni politiche del nuovo deputato, ebbero campo di manifestarsi in tutta la sua pienezza, ed esse furono di tal natura da far temere ad alcuno dei colleghi del Castellano, ch’egli avesse ad accostarsi e a fondersi nel partito dell’opposizione la più avanzata.

Questo timore tuttavia, non era giustificato, e forse lo era tanto meno, inquantochè le convinzioni proprie del Castellano non potevano certo metterlo ad unissono con deputati della screziatura alla cui testa si trovano i Crispi, i Mordini e i Ricciardi.

Ma bisogna però convenire, che in certe circostanze, e soprattutto in alcuni momenti, il deputato napoletano trovavasi ad avere la mano forzata dall’opinione prevalente nella metropoli di cui era il rappresentante.

Le fluttuazioni dell’opinione pubblica in Napoli, sono, come ognun sa, state frequenti e qualche volta hanno raggiunto certi limiti cui non si sarebbe potuto supporre scendessero o salissero.