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mento dell’unificazione di quell’Italia in mezzo a cui il papa vive.

«Permettetemi che vi ricordi che l’esperienza del potere temporale è stata fatta fino adesso come se l’Italia non esistesse, questo è notissimo.

«Da una parte l’esercito Francese teneva le sue relazioni col papa esercitava, la sua protezione non tenendo quasi conto di quel tale interesse, di quel tal diritto di cui io parlava testè, e d’altra parte il Governo romano si permetteva la curiosa illusione di non credere all’Italia che lo circondava; il Governo pontificio operava, parlava come se questa nazionalità non esistesse, come se fosse una favola . Ora intendete bene che dopo la Convenzione le due grandi novità che accadono sono precisamente queste; da una parte l’appoggio esteriore materiale dell’esercito romano; dall’altra parte diventa necessario, indispensabile far calcolo, far conto di questa nazionalità organizzata e vivente che circonda da tutti i lati gli Stati del pontefice. Se non deve far tanto conto con questa nuova condizione di cose il governo romano si deve d’oggi innanzi intendere collocato nella sua posizione che fa il diritto internazionale agli Stati vicini. Il governo romano sarà obbligato quindi innanzi a osservare tutte le leggi di buona vicinanza, sarà obbligato a rispettare i diritti al suo vicino e ad astenersi di qualunque insulto da qualunque provocazione. Voi intendete o signori quanta novità di cose nasce da ciò.

«La esperienza dunque della possibilità del potere temporale si continua come stava facendolo il Governo francese, ma si continua con due condizioni essenzialmente nuove. Se il potere temporale può reggere a questa novità di posizione abbiamo torto noi; bisogna che ci rassegniamo a far senza di quelle provincie. Se non può reggere, non sarà colpa di nessuno, o signori, se debba cessare un ordine di cose che non può sostenersi. L’ipotesi dunque della provvisoria continuazione del potere temporale è lo scopo pratico, lo scopo espresso dalla Convenzione del 15 settembre.

«Ma se questo scopo fallisse? e se il seguito degli