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esser serrata come quella di certi oratori che vi sorprendono e sembrano farvi violenza con l’urto impetuoso di loro ragioni, vi circonviene decorosamente, vi piace e giunge presto a persuadervi e convincervi in durevole modo.

Il Cassinis è semplice cavaliere dell’ordine Mauriziano; si ebbe la croce nel 1852.

Le revisioni dei codici di leggi esistenti, e l’unificazione di questi codici per tulle le provincie del nuovo Regno è intrapresa di sommo rilievo cui crediamo il Cassinis degnissimo e capacissimo di presiedere.





Nato in Genova da Giacomo e da Eleonora Massone sul cadere del 1816, fece i suoi primi studî sotto la direzione dei chierici Somaschi che allora presiedevano al collegio reale della capitale della Liguria, quindi seguì le discipline legali a quell’università, ove conseguì la laurea nel 1839.

Ammesso a patrocinare dinanzi la suprema corte e tribunali nel 1842, sebbene sollecitato ad entrare nella carriera delle Intendenze con promesse di rapido progredimento, onde non allontanarsi dal genitore, già avanzato in età, non accettò, e d’ingegno pronto e indefesso al lavoro qual era, preferì impiegarsi in pubbliche amministrazioni.

Per dieci anni consecutivi siedè nella Commissione provinciale chiamata all’esame dei conti dei pubblici stabilimenti, rinnovatogli d’anno in anno il mandato per decreto reale, cessando solo da tale ufficio allorchè ne furono trasmesse le attribuzioni al consiglio provinciale.

Nel 1846, quando il movimento italiano prese a manifestarsi col mezzo dei congressi scientifici e delle pubbliche esposizioni, il De Amicis vi ebbe parte attiva,