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SALOMONE GIUSEPPE

deputato.


Nato in Mistretta, in Sicilia, da Antonino e Teresa Salomone, il 18 giugno del 1822, si recò giovinetto a studiare in Palermo ove si laureò nel 1843.

Rientrato nella nativa città visse vita virtuosa, ma privata, sebbene ai suoi amici e concittadini fosser ben noti i patriotici e liberali di lui sentimenti che appoggiò sempre coll’opera ogni qual volta si presentò occasione propizia di tarlo.

A chiara prova dell’ottima opinione in che lo tenevano, del conto che facevan di lui, i Mistrettini elessero il Salomone a loro rappresentante in seno al Parlamento nazionale.





È nato in Napoli nel luglio del 1798 da Teodoro e Raffaella Guarini dei duchi di Boggiardo.

Fu educato in Siena nel collegio Tolomei ove rimase fino a tutto il 1815.

Noto pe’ suoi sentimenti ispirati all’amor di patria e di libertà, quando Ferdinando II concesse la costituzione nel 1848 il conte Saverio fu mandato a sedere nella camera elettiva dal collegio di Basilicata.

Restaurato l’assoluto dominio borbonico mediante i massacri del 15 maggio, il Campomaggiore in mezzo agli arresti e alle condanne che piovevano d’ogni parte ebbe di grazia d’esser rilegato negli aviti possedimenti, ove rimase confinato per ben dodici anni, sotto la sorveglianza della polizia.

Nel 1861, appena compiuta l’annessione delle provincie napoletane al regno italiano, il conte di Campomaggiore, elevato dal governo del Re galantuomo alla dignità di Senatore del regno e contemporaneamente