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118 Donne illustri.


Così cantava sopra un ritratto della marchesa di Sévigné Egidio Menagio, letterato, francese del secolo XVII, che scrivea versi greci, latini, italiani e francesi, e che fu accademico della Crusca. Questo dotto ricercatore delle origini della nostra lingua era innamorato della bellissima donna, contr’al costume delle dame di quel tempo, castissima ed affezionata a un marito, che, come diceva Bussy-Rabutin, cugino di lei, aimait partout, ma non amò mai donna amabile come sua moglie. Maria di Rabutin-Chantal, nata in Parigi il 5 febbraio 1626, avea sposato il marchese Enrico di Sévigné a diciotto anni. Dopo sette anni lo perdè, infilzatosi sulla spada del suo avversario cav. d’Albret in un duello per conto di madama Gondran. Ella avea di lui due figli: il marchese che impazzì, come il padre, per Ninon, e colei che fu madama di Grignan, e che, ita col marito in Provenza, diè origine a quelle lettere che sono le più spontanee e felici forse che si trovino in qualunque lingua.

Anche la Grignan era bellissima; la plus jolie fille de France, la chiamava Bussy-Rabutin; e di lei giovanetta il Menagio scrisse questo madrigale:

Arde per voi d’amore,
     Fuor del mio, vaga Filli
     Ogni più nobil core.
     Non accusi però vostra Bellezza
     Il mio cor di rozzezza:
     Che con mille beltà, vaglie, leggiadre,
     Di mille e mille fiamme al mondo note,
     L’arse e l’incenerì la bella madre:
     E cosa incenerita arder non puote.