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Pagina:Camerini - Donne illustri, 1870.djvu/220

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212 Donne illustri.


Ella era figlia di Jacopo V, re di Scozia e di Maria di Lorena. Nata nel 1542, sei giorni dopo la sua nascita le morì il padre: ella fu tosto riconosciuta regina sotto la tutela della sua genitrice. Nel 1558 sposò il Delfino di Francia, che l’anno dopo divenne re, prendendo il nome di Francesco II. Dopo diciotto mesi di matrimonio, le morì il marito, ed ella tornò in Iscozia. Il suo attaccamento alla religione cattolica le sollevò contro i suoi sudditi infanatichiti dalle predicazioni di Knox e inveleniti dai libelli di Buchanan. Ella era appassionata, e irriflessiva; e fu complice del suo fato nemico. Invaghitasi di Enrico Darnley, suo cugino, che non aveva altro pregio che l’esser bello, lo sposò nel 1565. Presto se lo recò a noia; e Darnley, geloso di David Rizzio, italiano, segretario e confidente della regina, lo fece trucidare sotto gli occhi di lei. Egli stesso nel 1567 fu trucidato.

Maria Stuarda fu accusata di essere intinta nell’assassinio. Tre mesi dopo fu forzata sposare il conte di Bothwell, tenuto per l’uccisore di Darnley. Allora gli Scozzesi, sollevati da Murray, suo fratello naturale, prendon l’armi contro di lei, la arrestano e vogliono costringerla ad abdicare e ad abiurare il cattolicismo. Essa riesce a scampare dal castello di Lochleven, ove era sostenuta, e nel 1568 ripara in Inghilterra, sperando trovar asilo e protezione presso la regina Elisabetta, sua cugina; ma costei che era sua rivale e nemica giurata, dopo aver finto che le sventure di lei le pesassero, la chiuse in una stretta carcere e la tenne prigione diciott’anni. Parecchi tentarono liberarla; fra gli altri Norfolk e Babington, ma non venne lor fatto. Babington aveva