Pagina:Campana - Il più lungo giorno, manoscritto, 1913.djvu/129

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Solo a tratti nuvole scherzanti un po’ colla prateria luna, ombre improvvise carenti per la prateria e ancora una chiarità immensa e strana nel gran silenzio. La luce delle stelle ora impassibili era più misteriosa sulla terra infinitamente deserta: una più vasta patria il destino ci aveva dato, un più dolce calor naturale era nel mistero della terra selvaggia e buona.

Ora assopito ora seguivo degli echi di un’emozione maravigliosa, degli echi di vibrazioni sempre più lontane: fin che pure cogli echi l'emozione meravigliosa si spense