Pagina:Campana - Il più lungo giorno, manoscritto, 1913.djvu/51

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Dalle taciturne aperte porte
Della morte notte sull'infinito
Ritorna: tra quale non appari col sogno rapito
Fa che sia solo un sogno rapito
Ai gorghi della sorte




La notte di fiera


 
Il cuore stasera mi disse: non sai
La rosabruna incantevole
Dorata da una chioma bionda:
Colei che con grazia imperiale
Incantava la rosea freschezza de i mattini:
E tu seguivi nell’aria
La fresca incarnazione di un mattutino sogno.
E soleva vagare quando il sogno
E il profumo velavano le stelle
(E tu amavi guardar dietro i cancelli