Pagina:Campana - Il più lungo giorno, manoscritto, 1913.djvu/95

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tra le rocce crepuscolari una forma nera cornuta immobile mi guarda immobile con occhi d’oro. Sono avanti alla roccia del conte Lando. cè il crepuscolo, Laggiù la pianura di Romagna.

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O donna sognata, donna adorata, donna forte, il profilo nobilitato di un ricordo d'immobilità bizantina, le linee dolci e potenti, dorata dell'enigma delle sfingi: la testa nobile e mitica occhi crepuscolari sognata col suo in un paesaggio di torri là sognati sulla guerreggiata pianura, sulle rive dei fiumi bevuti dalla terra avida là dove si perde il grido di Francesca: dalla mia fanciullezza una voce grave di preghiera