Pagina:Campana - Il più lungo giorno, manoscritto, 1913.djvu/96

Da Wikisource.

ancora risuona lenta e commossa: non e tu dal quel ritmo Sacro a me commosso Sorgevi già inquieto di vaste pianure, di lontani miracolosi destini, risveglia la mia speranza sull'infinito della pianura e del mare sentendo aleggiare un soffio di grazia: nobiltà carnale e dorata, profondità dorata degli occhi? guerriera, amante, mistica, benigna di nobiltà umana, antica Romagna?

· · · · · · · · · · · · · · ·


L'acqua del mulino corre piana e invisibile nella gara
Rivedo ancora un fanciullo, lo stesso fanciullo steso