Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/184

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178 t. campanella

negare che tanti sistemi, reflettendo le luci l’un all’altro, non faccino varietá ordinaria non solo a’ corpi grandi, ma anche alli piccioli: e si vede l’eliotropio e lupino e salce e tiglio aver simpatie col moto della latitudine o longitudine; e che il sito fa pur assai varietá e naturalitá, è chiaro anche ne’ corpi morti nuotanti colla faccia al cielo secondo furo nell’utero materno etc. Assai averia che dire; e ne fei sei libri e spurgai la superstizione. In questa dottrina si procede per scienza e per coniettura e per sospizione: distinguendo non s’erra troppo, sia detto con sopportazione. All’ignoranti non parlo così libero, ma alli savi chi riceveno meglio le riprensioni che l’adulazioni, o correggeno a vicenda il riprensore. Ed io tengo sempre in me quel principio del Vangelo: «quaecunque vultis ut faciant vobis homines, et vos facite illis etc.».

Resto al suo comando, e prego, quando manda qualche cosa fuori, ch’io sia delli primi ad averla per via del principe nostro inclito e del signor Bartolino che l’inviará questa. Il signore Dio la conservi per benefizio universale. So ch’occorrendo col granduca, fará etc. Dell’offerta di denaro che mi disse il Tobia, la ringrazio; tengali per sé. Io non posso offerir a lei se non affetto e quel poco di fatica che m’è permessa dall’arcasinitá a cui per li peccati della gioventú Dio mi sottopose etc.

 [Napoli,] 8 di marzo 1614.

T. C.

Scrissi [...] in natura è composta di violenza e spontaneitá nelli corpi.


A Giovanni Bartolini, che Dio guardi!,
Roma, in casa dell’illustrissimo Cardinal [Bartolomeo] Cesi.