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Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/185

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lettere 179

XXXIV

Al cardinale Bonifacio Caetani

Presenta la questione del moto della terra e della stabilitá della sfera
stellata in conformitá delle sacre carte.


Illustrissimo et reverendissimo domino Bonifacio cardinali Caietano, italicarum virtutum patrono colendissimo, salutem plurimam dicit frater Thomas Campanella.

Ecce mitto tibi, reverendissime domine, quaestionem iussu tuo elaboratane ubi de motu telluris et stellatae sphaerae stabilitale et ratione systematis copernicaei disputo secundum sacras litteras. Tu vide quid recte dictum sit, quid item defendendum tibi aut renuendum, quando a sancto senatu id in mandatis habes. Meum ego iudicium non modo sanctae ecclesiae submitto, sed cuilibet melius sapienti, maxime autem tibi, musarum italicarum patrono. Quo vivente non peribunt illae. Vive ergo in aeternum. Amen.

[Neapoli, ineunte anno 1616].

XXXV

A Galileo

Non avendo ricevuto risposta ad una questione che dettò in favore del filosofare galileiano, non manda un discorso che gli è venuto tra mano e che per altro è poco importante; desidera poi sia presentata una invenzione di fra Pietro da Nocera al granduca Cosimo II.

Io ho mandato a Roma ed a Vostra Signoria una quistione dove si prova teologicamente ch’il modo di filosofare da lei tenuto è piú conforme a la divina scrittura che non lo contrario, o almeno assai piú che non l’aristotelico: e questo,