Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/409

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lettere 403

mando a Vostra Eminenza, perché monsignor nunzio che sa parte delle fatiche che io piglio per la conversione, volendo satisfare ai miei lamenti che queste longarie impediscano il ben fare, li ha mandato a me. E se non fosse la poca corrispondenza e poco credito che Vostra Eminenza mostrò avermi da che io gli mandai l’abiura del marchese Asserach e d’altri franzesi ed inglesi ed alemani, dei quali alcuni inviai con mie lettere a Vostra Eminenza, forse averei fatto piú gran cose, ed inviato a lei piú di trenta altre persone, ed ultimamente monsieur Lalu. Passato per molte sètte, e poi stimandosi d’essere profeta e parlare con l’angeli, cercando da me ch’io lo promulgassi per tale, fu per piú di tre anni da me catechizato; e convinto, ha renunziato tutta la robba sua, che era quasi ottocento mila scudi, a’ suoi figli e si ritirò in convento de’ recolletti in etá di sessantotto anni. Di qua a pochi giorni vi manderò un nobile inglese ed appresso un gran filosofo e gran politico che quasi tira appresso una nazione. E Vostra Eminenza so che averá grand’allegrezza.

Manderei anche la copia dell’epistola che mandai alla regina d’Inghilterra, piena di ragioni teologiche e politiche efficaci a persuadere al marito che permettesse la religione libera, altrimenti non solo ci va la iattura dell’anima, ma sta in gran pericolo di perdere lo stato e la vita; ma non so se appresso Vostra Eminenza sum dignus amore vel odio, però fo quel che devo senza avvisarlo. Sappia però che li signori ambasciatori d’Inghilterra mi sono venuti a visitare e molti altri signori inglesi spesse fiate; e li trovo assai propensi alla fede catolica, e per timore della confiscazione restarsi indietro. E fanno gran conto di Vostra Eminenza, perché si mostra zelante della salute loro.

L’avviso ancora che tutto il settentrione, caminando d’opinione in opinione, è giá stanco e non trova requie, e volentieri tornerebbe alla fede catolica romana; e per questo li principali eretici conoscendosi perditori nei dogmi della fede, cercano vincere o patteggiare con la scissura ed abbassamento del papato. E però predicano e scriveno la concordia in questa