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Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1915 – BEIC 1777758.djvu/138

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132 scelta di poesie filosofiche


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CANZONE III

della medesima salmodia

madrigale 1

Vengo a te, potentissimo Signore,
sapientissimo Dio,
amorosissimo Ente primo ed uno:
miserere del nostro antico errore,
cessi omai l’uso rio;
non sia piú l’uno all’altro uomo importuno;
tornin, dove io gli aduno,
alla prima ragion tua; donde, errando,
siamo trascorsi a diverse menzogne,
talché ognun par ch’agogne
farsi degli altri dio, gli occhi abbagliando
al popol miserando,
giá di cieca paura
sforzato a perseguir chi ben gli adduce;
ond’io sto in sepoltura,
perché lor predicai la prima luce.

Prega Dio che tutti torniamo tanto alla legge naturale, ch’è quella di Dio, e che cessi la idolatria, le sètte false e le guerre cominciate per ragione di Stato e la diversitá de’ principati; e che sia una gregge, un pastore ed una fede. E narra i mali avvenuti dalla divisione d’essa fede naturale, e piú gli propri: per che fa ricorso a quella, ecc.