Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1915 – BEIC 1777758.djvu/14

Da Wikisource.
8 scelta di poesie filosofiche

proprio capriccio, e non come testimonianti di quello che imparerò nella scuola di Dio.

5. Col dito replicato si fa il palmo, dal palmo il braccio, dal braccio la canna, ed ogni numero crescente. Col grano replicato, i pesi; col detale riempito, le misure. E questo è il modo di loicare piú noto in matematica.

6. Le parole non arrivano a dir l’essenza delle cose; né tutte le cose note hanno la lor propria voce, e Lignote nulla: talché la deficienza, l’equivocazioni e sinonimitá fan doglia a’ savi, che veggono non potersi sapere; superbia a’sofisti, che mettono il saper nelle parole; ignoranza a tutti.

7. Prometeo rubbò il fuoco, e fu però carcerato nel Caucaso, perché facea...

2

A’ poeti

In superbia il valor, la santitate
passò in ipocrisia, le gentilezze
in cerimonie, e ’l senno in sottigliezze,
l’amor in zelo, e ’n liscio la beltate,
mercé vostra, poeti, che cantate
finti eroi, infami ardor, bugie e sciocchezze,
non le virtú, gli arcani e le grandezze
di Dio, come facea la prisca etate.
Son piú stupende di Natura l’opre
che ’l finger vostro, e piú dolci a cantarsi,
onde ogni inganno e veritá si scuopre.
Quella favola sol dee approvarsi,
che di menzogne l’istoria non cuopre
e fa le genti contra i vizi armarsi.


Come scrisse l’autore nella sua Poetica, i poeti moderni hanno con le bugie perniciose contrafatto la virtú, ed ornato i vizi colla veste di quelle. E grida, lor contro, che tornino al prisco poetare.